Storia della Comunità Il Sorriso
La Comunità Terapeutica
"Il Sorriso" nasce a Borgo Tossignano (Imola-BO) nel 1982 per opera dei coniugi Alfo ed Anna Ferrari che, dal nulla, hanno dato vita ad una piccola comune che raccoglieva ragazzi/e tossicodipendenti, negli anni in cui il problema della tossicodipendenza era relativamente diffuso e tecnicamente poco conosciuto e dove prendersi cura di costoro significava sfidare tabù e forti paure, in un clima pionieristico.
Con l’aiuto degli Enti Locali, delle Cooperative territoriali, delle Banche, di privati cittadini e di volontari, la piccola comune si è trasformata in una Comunità Terapeutica vera e propria.
Nel 1995, la gestione del leader carismatico e della consorte, viene sostituita da una gestione aziendale che permette alla Comunità di rientrare nei parametri della Regione Emilia Romagna con al vertice una Dirigenza Amministrativa, con un Responsabile Terapeutico e con una equipe formata da personale qualificato e laureato.
Inevitabilmente è cambiato il progetto e la metodologia di lavoro, come del resto è cambiata la tipologia dell’utenza.
La Comunità, che nel frattempo si è trasferita a Fontanelice, ha visto la nascita nel 1987 della struttura Maschile specifica con il
Progetto "Ulisse"poi nel 1996 di quella femminile per donne con o senza figli.
La struttura Femminile è denominata
"Centro Virginia Woolf", ha una capienza di 21 posti e normalmente vengono accolte ragazze single e donne con figli a carico con problemi di dipendenza patologica da sostanza e quindi sostanze stupefacenti ed alcol; esiste rispetto l’organico una equipe di operatori che seguono le madri e una micro equipe di operatori che seguono i minori.
Nel settembre 2000 nasce il progetto "
Bruno Bettelheim", progetto sperimentale e all’avanguardia sulla ricomposizione di un nucleo familiare o di una coppia con patologia da dipendenza.
Rispetto questo progetto terapeutico di recupero si è rilevato un notevole incremento della richiesta di recupero dei nuclei familiari da parte dei Servizi invianti e ad oggi le famiglie che sono entrate in Comunità sono state moltissime e con ottimi risultati.
Il primo Presidente della Coop. Sociale "Il Sorriso" è stato il
fondatore Alfo Ferrari rimasto in carica dal 1982 al 1995, nel 1996 viene eletto alla carica presidenziale il
Geom. Giuliano Giovannini che è rimasto in carica per 7 anni e ha rappresentato l’uomo della rinascita della Cooperativa in quanto il suo operato è stato caratterizzato da uno spiccato senso di innovazione e di ammodernamento, da una brillante devozione alla causa sociale e da infinite risorse messe a disposizione sia ai collaboratori sia agli utenti stessi che hanno colto, nella sua presenza, l’ uomo sensibile e generoso prima ancora della veste istituzionale che ricopriva.
Dal 2003 al 2013 il
Presidente è stato il Dott. Giorgio Gasperetti, Direttore del Dipartimento "Materno Infantile" dell’Azienda USL di Imola in pensione, che ha operato con grande lungimiranza e con grande attenzione al problema dei minori e dei loro bisogni, non da meno le progettualità "Salute per tutti", "Nati per leggere", "Maternità In-Dipendente" sono tutte mirate esclusivamente al benessere dei piccoli ospiti della Comunità.
Dal dicembre 2013 ad oggi il
Presidente è l'Arch. Dervis Nanni persona colta e sensibile che ha orientato il suo mandato a nuove Progettazioni volte a valorizzare nuove risorse e a progetti dediti alle fasce deboli sociali.
La prima
Responsabile Generale della Comunità è stata la Dott.ssa Stefania Sordelli, sociologa, che insieme all’allora Presidente Giovannini ha dato il via al rinnovamento generale della Comunità, alla nascita del "Centro Virginia Woolf" ossia la Comunità Femminile e Minori e ne ha permesso l’accreditamento come struttura altamente specializzata e qualificata, riconosciuta a livello nazionale, nonché all’accreditamento come Ente dotato di personale operativo specializzato e qualificato .
Nel gennaio 2001 subentra al ruolo di
Responsabile Generale di Comunità la Dott.ssa Micaela Ravagli, psico-pedagogista, che già da 5 anni operava all’interno della Comunità in qualità di Responsabile dell’Area Accoglienza e dell’Area Rete Territoriale.
La Dott.ssa Ravagli, grazie anche al ruolo che già svolgeva all’interno, indirizza la metodologia operativa verso il consolidamento dell’integrazione del Sistema dei Servizi in Rete, allargando i contatti e la collaborazione con ASL di tutta Italia e orientando l’intervento terapeutico alla personalizzazione dei Progetti di recupero sulla base dei bisogni e delle peculiarità del singolo e del relativo trattamento.
La Ravagli insieme ai suoi più validi collaboratori ha dato vita in questi anni a progettazioni nuove e fortemente all’avanguardia, frontiere sperimentali in cui emerge lo spirito innovativo della mission della Cooperativa Il Sorriso e di chi vi opera.
Sul finire del 2006 nasce il
Progetto "Aria", un progetto di forte innovazione bio-terapeutica in quanto si occupa di accogliere in cura persone affette da dipendenza patologica da sostanze con Disforia di Genere ossia transessuali tossicodipendenti. Questa idea nasce ed è coltivata con grande fermento perché la voglia di aprirsi a nuovi orizzonti terapeutici è stata forte ed azzardata tanto che il Progetto prende gambe nella tarda primavera del 2007 con l’inserimento di alcuni ospiti Trans MtoF e FtoM.
L’inaugurazione di questa struttura specialistica, che è unica in Italia e forse anche in Europa, ha avuto luogo il 9 novembre 2007 alla presenza dell’Onorevole Vladimir Luxuria.
Nel 2010 si aprono nuovi orizzonti con il
Progetto per CRONICI: Anziani e Tossicodipendenza dedito a pazienti anziani alcolisti e policonsumatori che avendo raggiunto un'età avanzata necessitano di un percorso a vita all'interno di una Struttura protetta residenziale.
Nel gennaio 2017 Il Sorriso mette in campo l'ultima fatica il
Progetto "ADOLESCENZA e OLTRE.." che è rivolto agli adolescenti maschi e femmine in fascia di età 14 - 17 anni policonsumatori e affetti già da dipendenza da sostanze.
Nell'
aprile 2020 a seguito dell'obbligo al Contrasto/ Prevenzione COVID-19 come da DPCM, la Cooperativa si è dotata di una struttura ad hoc per far fare la Quarantena ai futuri ospiti prima di trasferirli nelle Comunità specifiche: tale struttura è completamente adibita e strumentata per ospitare fino ad 8 persone , nel periodo della quarantena che dura 14 giorni, verrà loro monitorata la situazione sanitaria da personale preposto al fine di garantire e tutelare la salute loro ed altrui.
Questa iniziativa è stata rilevata come la prima in Emilia Romagna a decollare a pieno regime e forse tra le prime anche a livello nazionale, dall'8 aprile giorno di apertura ad oggi sono transistate oltre 30 persone.
Ad oggi,
Giugno 2023, nella Comunità "Il Sorriso" sono stati ospitati complessivamente ben
1557 utenti di cui 812 maschi, 498 femmine, 220 minori e 27 transgenders provenienti per la maggior parte da Servizi extra regionali, le regioni con cui si hanno i maggiori contatti di lavoro e quindi più frequenti inserimenti sono, oltre all’Emilia Romagna, le Marche, la Toscana, il Molise, l’Abruzzo, il Lazio, la Puglia .